Vi informiamo che il nostro negozio online utilizza i cookies e non salva nessun dato personale automaticamente, ad eccezione delle informazioni contenute nei cookies.

News & Blog

Inti Carboni speaks his mind
By dicembre 03, 2019 0 Comment

Inti Carboni speaks his mind

  1. Mi piacerebbe cominciare chiedendoti come e perchè sei diventato vegetariano, s c'è stata qualche persona o qualche episodio che ti ha ispirato in modo particolare nella tua scelta vegetariana e che differenze ci sono tra esserlo oggi rispetto a come era esserlo venti, trenta anni fa soprattutto nel mondo del lavoro che svolgi oggi.

La musica che ascoltavo e la controcultura che scaturiva dal Punk e dall’Hardcore, ha avuto una grossa influenza su di me sin da ragazzo. Ho cominciato a sapere della scelta vegetariana dai primi gruppi Punk Anarchici inglesi come i Crass, o i gruppi Hardcore americani più politicizzati come gli MDC. Queste band parlavano del vegetarianesimo come scelta politica, data dal rifiuto della violenza e dalla consapevolezza delle conseguenze dello sfruttamento animale sull’ecosistema e sulle ingiustizie sociali nei paesi in via di sviluppo. Successivamente, quando avevo 17 anni, gli Youth Of Today fecero uscire un disco che si chiamava We’Re Not In This Alone. In questo disco c’era una canzone sulla scelta vegetariana, ed un manifesto che spingeva ad informarsi su cosa voleva dire e quali libri leggere per informarsi. Colpito dalle loro parole, comprai Animal Liberation di Peter Singer, e pochi mesi dopo io e tanti amici coinvolti in quel tipo di musica diventammo vegetariani. 

Una volta essere vegetariani era considerato un gesto da eccentrici, e la maggior parte dei medici sostenevano fosse una scelta complicata, con potenziali gravissime ricadute sulla salute. Non mangiare la carne non era proprio considerato ne compreso.Ora, come sappiamo, essere vegetariani o vegan non è assolutamente difficile o complicato e, a prescindere da una dieta sana e bilanciata, se ha delle conseguenze sulla salute queste sono solo buone.Devo dire che sui set cinematografici il catering ha sempre avuto delle opzioni vegetariane, anche tanti anni fa, più che altro per chi voleva consumare un pasto più leggero. Da alcuni anni poi, con l’esplosione mediatica del veganismo e delle problematiche legate al riscaldamento globale, le persone sono piu consapevoli della cosa e vegan non è più una strana parola che fa pensare a degli abitanti di un altro pianeta. 

2) Un catering clamoroso, un vezzo di qualche personaggio, una gaffe memorabile.. c'è qualche aneddoto capitato durante qualcuno dei tuoi viaggi o su qualche set cinematografico legato alla questione cibo che ti piace ricordare?

Purtroppo gli unici aneddoti che ho riguardo al set sono le poche volte che sono stato costretto dalle circostanze a mangiare carne. Ospite di persone che lavoravano sul film in paesi in via di sviluppo e che avevano messo tutto ciò che avevano in tavola. Rifiutare sarebbe stato un segno di profonda maleducazione verso la loro situazione economica.

Foto di Romolo Eucalitto

3) Negli ultimi anni è diventato sempre più facile trovare prodotti a base di tofu e seitan anche nella grande distribuzione, ti capita di acquistarli o cerchi di organizzarti diversamente? Compri qualche tipo di prodotto online? Se si, perchè ti è comodo o perchè non li riesci a  trovare diversamente?

Compro prodotti a base di tofu e seitan saltuariamente, e quasi mai come “sostituti” di carne ma come alimenti a se.  Devo dire che anni fa il tofu era di qualità infima e sapeva di polistirolo, quando sapeva di qualcosa. Adesso le aziende fanno dei prodotti deliziosi ed interessanti, riuscendo a trovare qualcosa di buono anche in quelli che trovi nei supermercati. Io però quando posso preferisco comprare direttamente online dalle aziende che hanno una linea un po’ più etica, anche per potergli dare un supporto diretto. 

4) Un pò di tempo fa mi accennavi al fatto di aver assaggiato il burger di "Beyond meat", puoi dirci cosa ne pensi? Dopo un periodo così lungo senza mangiar carne credi che per un vegetariano sia ancora importante ricercarne il gusto in alimenti veg? 

Il burger di Beyond Meat è un interessante diversivo, ma come la vera carne è terribilmente pesante! Per quanto mi riguarda credo che un vegetariano debba mangiare le verdure e non ricercare un sostituto di qualcosa da cui si è allontanato. Inoltre questi prodotti sono iperlavorati e temo che gli effetti negativi del loro consumo possano essere uguali, se non peggiori, al consumare carne.Questo detto, per chi si avvicina alla scelta vegetariana, sono un ottimo punto di entrata e sicuramente aiuteranno tante persone a cambiare il loro stile di vita.

5) La cucina italiana è talmente vasta che offre tantissime opzioni anche a livello regionale per chi ha scelto di non cibarsi di carne, tu che sei di origini sarde e trapiantato a Roma hai dei piatti tipici di queste due zone che preferisci  e che hai trovato o realizzato nella versione meatless?

La cucina sarda e la cucina romana hanno in comune una predominanza della carne come elemento principale! Però in tutte e due le cucine si può trovare qualche cosa che non sia completamente animale.In Sardegna la Panada vegetale (una specie di torta ripiena di verdure) è addirittura vegan ed è buonissima, e la frutta e la verdura sono di una freschezza e sapore introvabile in “continente”. A Roma, alcuni ristoranti servono una carbonara vegetale fatta con le zucchine, e i carciofi alla giudia o alla romana sono sempre buonissimi. Per non parlare del fritto di verdure e della cicoria ripassata!

6) Per quanto riguarda invece la cucina più esotica hai qualche preferenza o piatto segreto che hai scovato da qualche parte? 

Ho una passione per la cucina indiana in versione Hare Krishna (senza aglio e cipolla), e nonostante apparentemente sembri basata sul consumo di pesce, la cucina giapponese in Giappone ha tantissime opzioni vegetariane e piatti deliziosi introvabili in Italia. I dolci fatti con i fagioli di soia sono buonissimi!

Foto di Martina Trovato

7) Suggerimenti per chi vola: quale compagnia ti ha offerto il pranzo vegan che non scorderai mai.

La versione vegetariana del pasto su un volo è purtroppo diversa a seconda dell’aeroporto di partenza che fornisce il servizio “sostitutivo”. È sempre un po’ una scommessa. Inoltre consiglio a tutti di controllare con largo anticipo la conferma della scelta del menu, e verificare di nuovo in sede di check in: ho avuto delle tristissime esperienze… Per lavoro però ho viaggiato alcune volte in Business Class con la Emirates, e devo dire che il loro servizio era eccellente su tutti i fronti, anche quello del pasto vegan.

8) Per finire, cinque posti  che consigli a Roma per toglierci la fame.

Roma è sinonimo di pizza al taglio: Pizzarium e il forno Roscioli vicino a Campo De Fiori sono cari come gioiellerie ma hanno una qualità altissima ed una attenzione particolare alle opzioni vegetariane. La catena Alice Pizza che si trova un po’ in tutta la città ha prezzi contenuti ed un ottima qualità di impasto.La vacanza romana non è completa senza aver mangiato un buon gelato: Gelateria dei Gracchi, Neve di Latte e Fata Morgana hanno alcune sedi sparse per Roma ed un ottima selezione di gusti vegan.  La Gelateria Corona a piazza Argentina è un piccolo gioiello nascosto con gusti molto particolari. Due ristoranti puramente vegan, completamente agli antipodi per scelta culinaria sono So What?! al Pigneto (la versione vegan di una classica trattoria romana) e Ops! a Piazza Fiume (self service ma piatti ricercatissimi).

Leave a comment

X

WELCOME TO OUR WONDERFUL WORLD

Did you know that we ship to over 24 different countries

Login with Facebook
X

WELCOME TO OUR WONDERFUL WORLD

Did you know that we ship to over 24 different countries

Register with Facebook
X

WELCOME TO OUR WONDERFUL WORLD

Did you know that we ship to over 24 different countries

Please enter the email address you used to register. You will receive a temporary link to reset your password.